Il Cascinello, dal 2007 biodiversità "unica" nell'abbiatense
LE ORIGINI
L’inizio della storia di questa avventura la possiamo collocare nel 1925 con la costruzione di quel che oggi prende il nome di Cascinello.
Siamo all’interno del Parco del Ticino, lungo stradine e fossi che portano verso l’esterno del comune di Abbiategrasso, in aperta campagna milanese.
Ai primi degli anni ’60 la famiglia Azzini acquista la cascina e i terreni adiacenti, che vengono ereditati da Maurizio all’inizio del 2000.
Negli anni successivi provvede a diverse ristrutturazioni, dando decoro e valutandone sempre nuovi utilizzi, in previsione della futura pensione.
Nel 2007 fonda un’azienda agricola a titolare unico, ‘Il Cascinello‘. Con passione e grande forza d’animo, nonché molto sudore, comincia una proficua coltivazione da sovescio. Si tratta di una particolare tecnica che prevede colture di copertura (‘cover crops‘) e costante rivoltamento delle stesse nella terra per aumentarne la massa organica, arricchendo di conseguenza il suolo stesso.
Tutto all’insegna del rispetto, sia della natura sia degli uomini.
Questo il dogma del manuale etico di Maurizio: “solo così – ha da sempre sostenuto – possiamo dare tutti noi un importante contributo alla nostra terra e, di conseguenza, alla nostra qualità di vita“.
Grazie alle sue idee e al suo impegno, sviluppa un’azienda con una biodiversità “unica” nel territorio dell’abbiatense.
Siamo all’interno del Parco del Ticino, lungo stradine e fossi che portano verso l’esterno del comune di Abbiategrasso, in aperta campagna milanese.
Ai primi degli anni ’60 la famiglia Azzini acquista la cascina e i terreni adiacenti, che vengono ereditati da Maurizio all’inizio del 2000.
Negli anni successivi provvede a diverse ristrutturazioni, dando decoro e valutandone sempre nuovi utilizzi, in previsione della futura pensione.
Nel 2007 fonda un’azienda agricola a titolare unico, ‘Il Cascinello‘. Con passione e grande forza d’animo, nonché molto sudore, comincia una proficua coltivazione da sovescio. Si tratta di una particolare tecnica che prevede colture di copertura (‘cover crops‘) e costante rivoltamento delle stesse nella terra per aumentarne la massa organica, arricchendo di conseguenza il suolo stesso.
Tutto all’insegna del rispetto, sia della natura sia degli uomini.
Questo il dogma del manuale etico di Maurizio: “solo così – ha da sempre sostenuto – possiamo dare tutti noi un importante contributo alla nostra terra e, di conseguenza, alla nostra qualità di vita“.
Grazie alle sue idee e al suo impegno, sviluppa un’azienda con una biodiversità “unica” nel territorio dell’abbiatense.